Psicologia: Cos’è la psicosi

La psicosi indica una grave alterazione dell’equilibrio psichico dell’individuo ed è classificata come un tipo di disturbo psichiatrico, che genera alterazioni, più o meno gravi, nella percezione o meglio nell’interpretazione della realtà in cui il soggetto vive.

I principali sintomi possono essere: disturbo della memoria, deficit dell’attenzione e del comportamento, repentino cambio d’umore, linguaggio e comportamento disorganizzato o catatonico, possono manifestarsi anche allucinazioni o delirio.

Le allucinazioni ci sono quando un soggetto vede o percepisce cose che non sono reali, ma presenti solo nella sua testa, l’esempio più classico sono le voci, mentre il delirio può insinuare nella mente del malato che vi sia in atto una cospirazione o una forma di persecuzione ai suoi danni.

La psicosi non ha uno schema predefinito, ma il suo grado di gravità varia a seconda dei soggetti e soprattutto in base alle circostanze, che possono aggravare o scatenare il disturbo.

La persona psicotica ha degli schemi mentali molto confusi e disturbati, che non seguono una successione logica, parla in modo rapido e continuo, passa repentinamente da un argomento all’altro, spesso perde il filo logico della conversazione, interrompendola con brusche pause.

Questo tipo di disturbo in genere compare durante il periodo dell’adolescenza e quasi sempre è il risultato di fattori biologici, genetici, costituzionali, ambientali, sociali o psicologici.

Possono essere molto utili gli interventi psicoterapeutici, che si pongono diversi obiettivi: ridurre l’emotività poco regolata e la disabilità che deriva dai sintomi psicotici.

E’ molto importante accrescere nel paziente la consapevolezza della sua malattia e promuovere l’accettazione del trattamento farmacologico, per evitare o perlomeno ridurre le ricadute psicopatologiche, fondamentali sono la diagnosi e l’intervento precoce.

Per consulenze psicologiche online: Psicologo Pescara Dott. Davide Farrace