Industria meccanica e metalmeccanica: si preannuncia un crisi

Si preannunciano tempi duri, durissimi per l’intero settore economico italiano. Sono tante le incognite che vengono a fondersi creando quella che gli esperti definiscono una tempesta perfetta.se dopo la crisi sanitaria, molti pensavano che il peggio fosse passato, sono arrivati altri eventi a creare scompiglio per tutte le imprese nonché le singole famiglie italiane. Successivamente al covid, molto prevedevano una ripresa ma il sogno si è infranto quando sono subentrati problemi di natura geopolitica. Sono così iniziati ad aumentare fino a toccare livelli vertiginosi i prezzi dell’energia e del gas portando le bollette a un aumento anche del 50% rispetto all’anno precedente. Una brutta sorpresa che ha messo in ginocchio moltissime imprese, in particolare quelle energie Bore che utilizzano grandi quantità di energia per lavorare.

L’aumento dei prezzi di energia e gas

Tra i settori più colpiti ci sono le industrie meccaniche e metalmeccaniche che utilizzano macchinari quali la vasca lavapezzi. Tante aziende per far fronte al caro bolletta sono state costrette a mettere in atto degli stratagemmi piuttosto creativi come lavorare di notte quando la componente energia ha un costo inferiore. In tanti, hanno invece ridotto sensibilmente l’uso dell’energia elettrica spegnendo tutte le luci non strettamente indispensabili.

La difficoltà di reperire le materie prime

Delle soluzioni che però da sola non riescono a fare la differenza soprattutto se si inizia a parlare anche della difficoltà di reperimento delle materie prime. In particolare i metalli, sono importati dall’estero e, precisamente, proprio da quei paesi che sono coinvolti nell’attuale conflitto bellico. Sono davvero molte le materie prime che ora faticano ad arrivare tra i proprio i metalli ma anche, ad esempio, legname e carta.

Il forte aumento del tasso di inflazione

Inoltre, bisogna fare i conti anche con un tasso di inflazione altissimo, che non si vedeva a questi livelli da oltre trent’anni. Diventa quindi sempre più oneroso avviare la produzione perché pesano i ritardi delle materie prime, i costi energetici ma anche i costi degli input che non fanno altro che ridurre sempre di più i margini di profitto delle imprese italiane per le quali si preannunciano tempi duri.