Attacchi di panico cosa fare e chi ne è soggetto

Di attacchi di panico o disturbi di panico, di solito, ne soffre chi ha compiuto 25 anni ma è possibile che ci siano degli eventi anche in età precedenti. L’incidenza di questo disturbo è di circa il 2% della popolazione, i picchi si hanno nella popolazione femminile che vive in città, piuttosto di chi vive in zone rurali. Si pensa che questa differenza sia dovuta allo stile di vita cittadino che mette in forte competizione le persone tra loro, mentre a chi vive in zone rurali e di campagna ha una vita più tranquilla.

Quali sono le cause

Le cause che stanno dietro all’attacco di panico sono da ricercarsi principalmente nel senso di fragilità che può essere causato da eventi passati, una vulnerabilità generica ma anche da una situazione attuale che viene gestita male. Il senso di fragilità si alimenta con l’ansia che, a sua volte, spinge a una interpretazione sempre catastrofica e drammatica degli eventi.

Quali sono i sintomi

In presenza di un attacco di panico le sensazioni che si possono provare sono: la paura di svenire, di prendere il controllo, di impazzire e di morire. Assieme a queste sensazioni possono anche esserci degli eventi di tipo fisico come il senso di pesantezza al torace, le palpitazioni, difficoltà a respirare, sensazione di soffocamento e dolore al brachico che fanno quasi pensare a un attacco cardiaco. Il primo attacco di panico è il più devastante perché colpisce all’improvviso senza nessun tipo di evento scatenante e, da lì in poi, vige il terrore che possa ricapitare perciò la persona afflitta da attaci di panico cerca di controllare una situazione incontrollabile per definizione. Chi soffre di attacchi di questo tipo non riesce più a muoversi e vivere liberamente perché c’è il terrore che possa succede di nuovo.

Quanto dura

La durata di un attacco di panico va dai 2 agli 8 minuti che a chi ne soffre sembrano interminabili, data la loro grande intensità.