Scansione 3D professionale: cos’è, come si fa, a cosa serve

La scansione 3D professionale è una tecnica che trova sempre più applicazioni, in campi tra loro molto diversi e in vista soprattutto di obiettivi e risultati finali molto differenti. Proviamo a scoprire più da vicino di cosa si tratta, come funziona, che applicazioni ha.

Guida essenziale alla scansione 3D professionale e alle sue applicazioni

Chiunque abbia presente come funziona un tradizionale scanner, non avrà difficoltà a capire almeno gli aspetti principali della scansione 3D professionale. È una tecnica che, come la scansione tradizionale appunto, serve ad acquisire l’immagine di un oggetto sia esso un edificio da ristrutturare, un pezzo di terreno da studiare e su cui fare valutazioni edili, una parte del corpo umano su cui intervenire. La principale differenza tra la classica scansione e la scansione 3D non è tanto la qualità delle immagini che si ottengono – esistono anche scanner 2D che hanno ottime prestazioni e che permettono di acquisire immagini molto precise e dettagliate dell’oggetto di interesse – quanto il fatto che le stesse siano, appunto, in tre dimensioni. Grazie alle immagini 3D si può avere una visione più completa e a trecentosessanta gradi dell’oggetto e ciò è un vantaggio non indifferente quando le si debba usare a scopo diagnostico o analitico.

Come in parte già si accennava, infatti, i possibili campi di applicazione della scansione 3D professionale sono numerosi. Negli studi medici può essere sfruttata per fare diagnosi e studiare gli approcci meno invasivi e dai risultati più assicurati, durante un intervento per esempio. In edilizia gli scan 3d hanno sostituito – o affiancato, almeno – le tecniche di rilevazione più tradizionali, rendendo più agili e più veloci molti processi. A chi si occupa di restauro, ancora, la scannerizzazione 3D professionale permette di risalire all’aspetto originale dell’opera e, non di rado, di portarne alla luce dettagli nascosti da altri interventi. Mentre per chi fa ricerca, soprattutto in ambito industriale, la scansione 3D è un valido alleato per ottenere prototipi di nuovi prodotti precisi e dettagliati e poco costosi allo stesso tempo.

Gli scanner 3D non raccolgono, infatti, informazioni solo sulla posizione che hanno dei punti – essendo quelli scannerizzati oggetti complessi sarebbe il caso di dire infiniti punti – nello spazio, ma anche su colore, texture, aspetto delle superfici che rilevano. A seconda della tipologia di scanner 3D utilizzato, se a contatto o senza contatto, ciò può avvenire in maniera differente: nel secondo caso, quello più comune quando si tratta di scanner 3D professionali, è il fascio luminoso di un laser a raccogliere le informazioni di cui si necessita sull’oggetto. In un caso o nell’altro, comunque, considerata la grande quantità di dati e input che si ottengono durante una rilevazione, per portare a termine la scansione 3D professionale è indispensabile un apposito software che li elabori e che dia vita all’immagine in 3D dell’oggetto scannerizzato.

La precisione di quest’immagine finale, come in parte già si accennava, dipende dalle caratteristiche tecniche e dalle prestazioni degli scanner 3D: essendo quella della scansione 3D professionale una tecnica, come si è visto, sempre più diffusa non mancano, infatti, sul mercato alternative per tutte le tasche. Piuttosto di accontentarsi di acquistare, però, uno scanner 3D commerciale e dalle prestazioni altrettanto grossolane, se il budget lo impone, meglio rivolgersi a terzi che svolgano un servizio di scansione 3D.