La pressione della caldaia: cosa succede se è basa o se è alta

Tutte le caldaie hanno sulla parte frontale un indicatore che segna la pressione. Al suo interno c’è una lancetta che dovrebbe stare tra 0,8 e 1,5 Bar. Nei modelli più recenti, l’indicatore è digitale e perciò la pressione è indicata solo da un valore, sempre in Bar. La pressione della caldaia può esser più alta oppure più bassa e in entrambi i casi possono esserci dei problemi che possano esser risolti in un attimo grazie al tempestivo intervento del tecnico caldaista.

Cosa succede in caso di pressione bassa

Se la pressione della caldaia è troppo bassa, cioè inferiore a 0,8 Bar, non arriva acqua calda. Ogni volta che si apre un rubinetto, l’acqua calda tarda da arrivare. Al tessa cosa può succedere per il riscaldamento. L’acqua calda no riesce a raggiungere tutti i termosifoni e perciò la casa non si riscalda. Insomma, è un disagio piuttosto forte che può comunque esser risolto in un attimo grazie a un valido tecnico. È sufficiente immettere più acqua nel sistema per risolvere la situazione. Nella parte inferiore dalla caldaia ci sono diverse manopole e una permette di aumentare l’acqua nel circuito. Ciò fa alzare la pressione tornare l’acqua calda in tutta la casa. Le atre cause possono esser possibili e la soluzione verrà trovata al più presto dal caldaista.

Cosa succede in caso di pressione alta

Se la pressione della caldaia è più alta del normale, i disagi sono minori ma è comunque una situazione che no fa bene all’apparecchio. Se la pressione è maggiore del normale, possono esserci delle perdite dalla caldaia stessa. A lungo andare un problema di questo tipo rovina i componenti della calida. Per evitare di dovere sostituire costosi componenti interni alla caldaia in uso. È meglio sentire al più presto il caldaista di fiducia per far abbassare la pressione e a farla tornare ai livelli normali prima che sia troppo tardi.

Per avere maggiori informazioni, clicca qui assistenzacaldaiejunkersmilano.blogspot.com