A Certosa Emanuele Forte per la Giornata della Donna

Emanuele Forte vive e lavora tra Pavia, Certosa e Borgarello. Blogger, imprenditore ed esperto dell’investimento immobiliare, è molto attivo sul web attraverso i suoi canali social e la collaborazione con diversi siti internet.

YouGov e Moneyfarm, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, hanno condotto un sondaggio per capire quanto le donne siano favorevoli agli investimenti e perchè.

I risultati di questo sondaggio riportano che le donne progettano meno investimenti. La causa? La minore disponibilità economica rispetto agli uomini. Inoltre, secondo gli intervistati, altre motivazioni sarebbero la diffidenza e la scarsa conoscenza di un settore generalmente considerato “maschile”.

A confermare la disparità dei sessi nel campo della finanza nazionale sono i numeri. Soprattutto per quanto riguarda la finanza digitale. 4 donne su 10  – a fronte del 29%degli uomini – hanno dichiarato che le ragioni per le quali non testano la finanza digitale sono da ricercare nel denaro a disposizione. Oltre il 40% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di non guadagnare abbastanza: al netto delle spese, le risorse non consentono di fare spazio ad un rischio di tale portata.

Gli italiani, inoltre, reagiscono con difficoltà alla congiuntura economica, ha evidenziato il sondaggio. Pur riconoscendo l’importanza degli investimenti, gli italiani non hanno i margini di manovra richiesti per studiare e mettere in atto una formula di investimento potenzialmente vincente.

La statistica di Job Pricing conferma. Secondo una media del 2016, la differenza negli stipendi tra uomini e donne vede ancora in vantaggio il “sesso forte” che, a parità di mansione, a fine mese guadagna il 10% in più. Quindi, in un anno gli uomini guadagnano circa 3000 euro in più (250 euro al mese).

Paolo Galvani, presidente di Moneyfarm, sostiene che questa differenza di genere negli investimenti sia riconducibile a variabili non culturali: “Bisogna comprendere le ragioni per cui le italiane investono meno. Nel sondaggio si evince che non si parla di differenze culturali, come si crede erroneamente nel mondo finanziario. Questo è un luogo comune nocivo. In attesa di risolvere il problema della disparità salariale, il compito delle aziende che operano nel mondo del fintech è la proposizione di servizi di investimento a costi bassi e accessibili a tutti”.