Dentifricio denti sensibili, ionesis!

Ionesis è un dentifricio denti sensibili perfetto per chi soffre di sensibilità dentale. Oltre ad avere un’azione desensibilizzante, svolge anche un effetto antiplacca. E’ indicato ad esempio per chi soffre di denti sensibili, sanguinamento gengivale e gonfiore.

 

All’interno di Ionesis c’è:

  • il cloruro di stronzio, dall’effetto desensibilizzante. Va a depositarsi sulla superficie radicolare e isola i tuboli dentali proteggendo tutti i denti dalle aggressioni meccaniche, chimiche e termiche.
  • Sostanze naturali che svolgono l’azione decongestionante, astringente e lenitive. Sono l’achillea, la calendula, la camomilla e la centella asiatica.
  • Il fluoro si trova in forma ionica disponibile, rende lo smalto dei denti molto più resistente a quegli acidi che si sviluppano nel cavo orale. Aiuta così a prevenire le carie.
  • Lo xilitolo è un dolcificante ma non è cariogeno e riduce la secrezione di acido lattico che proviene dalle carie.
  • Inoltre la carica ionica bilanciata fa si che i principi attivi si leghino allo smalto dentale e le proteine dell’epitelio gengivale. Agisce così l’azione desensibilizzante a quella antiplacca.
  • Bassa abrasività, l’uso di silici sintetiche fa si che questo dentifricio denti sensibili possieda un’abrasività contenuta e uniforme. Evita così che la dentina si usuri.

 

Cosa significa denti sensibili?

 

Si parla di denti sensibili quando vi è la graduale esposizione della parte che si trova sotto lo smalto dei denti, cioè la dentina. La dentina presenta piccoli tubi i quali a loro interno hanno le terminazioni nervose e contengono il liquido. Quando si mangia bevande molto calde o molto fredde, ecco che entrano in contatto con la dentina esposta e può scatenare così lo spostamento del liquido, il quale entra in contatto con le terminazioni nervose e porta alla comparse del dolore acuto o fastidio.

 

I denti sensibili possono essere causati da una pulizia dei denti eccessivamente vigorosa, dalla regressione gengivale, dall’uso di spazzolino a setole dure etc. Senza ovviamente contare una scorretta igiene orale che porta alla formazione della placca prima e del tartaro dopo.