Effetti collaterali del cortisone: quali sono e come limitarli

È un farmaco indicato nella cura e nel trattamento di una serie di disturbi diversi e di diversa entità, estremamente versatile e che si rivela in genere molto efficace: nonostante questo, gli effetti collaterali del cortisone spaventano molti e creano non poche remore riguardo alla sua stessa assunzione. Fermo restando che solo il medico di base o lo specialista appositamente interpellato sono deputati a prescriverlo, vale la pena allora fare chiarezza sulle controindicazioni del cortisone e su come poterne limitare i danni quando si è costretti ad assumerlo.

La prima cosa da sapere è che, come avviene del resto per tutti gli altri farmaci, gli effetti collaterali del cortisone non si manifestano sempre e su tutti i pazienti: molto dipende dalla quantità assunta, dalla durata del trattamento e, non ultimo, da in che forma è assunto il farmaco. Alcuni effetti collaterali sono, poi, decisamente più frequenti: è il caso di ritenzione idrica, sfoghi cutanei e acne o maggiore suscettibilità alle infezioni. Sono invece soprattutto i trattamenti prolungati a base di cortisonici che possono portare ad accumulo di grasso e tessuto adiposo (soprattutto nell’addome o nella zona cervico-dorsale) e allo sviluppo di irsutismo. In qualche caso si è ricondotto a cure a base di cortisone anche  l’ipercligemia, mentre molta meno incidenza hanno controindicazioni come l’arresto dell’accrescimento o i disturbi psichici (depressione, ipereccitazione, eccetera).

Come prevenire e curare gli effetti collaterali del cortisone: l’importanza della dieta

Già così è possibile notare, allora, che il cortisone ha effetti collaterali che non solo impattano sul benessere dell’individuo e sul suo stato di salute e che, nei casi più gravi, richiedono interventi farmacologici e terapeutici ad hoc. In qualche caso però è l’immagine, la forma fisica del paziente  messa a dura prova da una cura a base di cortisone. Poter intervenire contro gli effetti collaterali del cortisone, così, è tanto fondamentale quanto, spesso, difficile. In alcuni casi (soprattutto in quelli di acne o sfoghi cutanei), infatti, le conseguenze di una terapia cortisonica sono solo temporanee e, se si prendono le giuste contromisure, è facile evitarle o fare in modo che scompaiano nel minor tempo possibile. In qualche altro caso, invece, i danni da cortisone possono essere a lungo termine, se non addirittura permanenti e non ammettono soluzione.

Il consiglio che qualsiasi esperto della materia potrebbe dare, così, è di prestare particolare attenzione alla dieta durante e dopo l’assunzione di cortisone. Mentre si è in trattamento col farmaco sarebbe essenziale infatti evitare cibi troppo grassi e raffinati che potrebbero amplificarne gli effetti collaterali e prediligere, invece, frutta e verdura freschi e di stagione. L’importante, infatti, è riuscire ad eliminare al più presto le tossine che si accumulano nell’organismo a causa dell’assunzione del farmaco e che si sommano a quelle già prodotte dai più fisiologici processi vitali. Un regime detox, insomma, è il miglior alleato contro gli effetti collaterali del cortisone, specie se accompagnato dall’assunzione di molti liquidi e di altre sostanze che stimolino la diuresi. Ovviamente, se possibile, potrebbe essere altrettanto utile curare sintomi e manifestazioni come sfoghi e rash cutanei con soluzioni ad hoc.